Fino ad oggi, sono state solo le aziende con fatturato medio annuo superiore a 500 milioni di euro ad essere oggetto della normativa sull’accessibilità digitale. Ma dal 28 giugno 2025, l’obbligo si estende a tutte le aziende.
La normativa sull’accessibilità digitale
La normativa cui si fa riferimento è il Decreto Semplificazioni entrato in vigore nel settembre 2020 (D.L. n. 76/2020), poi modificato e convertito in legge (L. n. 120/2020).
Tale legge ha sancito l’obbligo dell’accessibilità digitale di tutti gli strumenti (siti internet, applicazioni mobili, piattaforme ecommerce, ecc…) che sono di proprietà di aziende con un fatturato superiore a 500 milioni di euro, indipendentemente dal settore di riferimento e dalla tipologia di servizio erogato. La stessa legge prevede che, in caso di inottemperanza, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) applichi una sanzione amministrativa pecuniaria fino al 5% del fatturato, fermo restando il diritto del soggetto con disabilità che si sente discriminato di agire ai sensi della Legge 1° marzo 2006, n. 67.
Nel corso dell’anno successivo, viene promulgata la Legge 29 dicembre 2021 n. 233 che specifica che le aziende con fatturato medio annuo (secondo i bilanci degli ultimi 3 anni) superiore a 500 milioni di euro debbano adeguare i propri strumenti digitali alla norma tecnica europea EN 301 549, che prevede la conformità agli standard di accessibilità WCAG 2.1. livello AA. Inoltre, queste aziende sono tenute a pubblicare e aggiornare annualmente per ogni strumento la “Dichiarazione di accessibilità” e predisporre il “Meccanismo di feedback”, per consentire agli utenti di segnalare eventuali criticità nella navigazione o nella fruizione di contenuti e servizi.
A partire dal 28 giugno 2025, gli obblighi sull’accessibilità digitale saranno estesi a tutte le aziende.
La scadenza del 2025 per l’accessibilità digitale
Il 2025 è l’anno in cui tutte le aziende, indipendentemente da fatturato, dimensione o settore merceologico, dovranno rendere accessibili i propri strumenti di comunicazione digitale (siti internet e applicativi).
Nel dettaglio:
- ogni azienda dovrà intervenire sui propri strumenti digitali per adeguarli agli standard di accessibilità WCAG 2.1 di livello AA;
- per ogni strumento digitale sarà necessario pubblicare una “Dichiarazione di accessibilità” che dovrà essere aggiornata con cadenza annuale;
- ogni strumento dovrà essere dotato di un “Meccanismo di feedback” che consenta agli utenti di segnalare eventuali criticità di navigazione o di fruizione di contenuti e servizi.
Come interviene GAG sul tema dell’accessibilità digitale
Gag si occupa dell’intero processo per l’accessibilità digitale e presenta, in totale trasparenza, tutte le fasi necessarie.
- Analisi del livello di accessibilità
Si tratta di un’analisi tecnica volta a individuare eventuali non conformità e di un’analisi euristica, condotta da soggetti portatori di disabilità che utilizzano tecnologie assistive per la navigazione dello strumento e la fruizione dei contenuti. - Report
Redazione di un documento che illustra la situazione iniziale dell’accessibilità dello strumento, indicando gli interventi necessari per superare le criticità rilevate e rispondere alla normativa. - Rimediazione
Definizione di un piano strategico degli interventi di rimediazione, che possono essere condotti direttamente, oppure sostenuti da un’attività consulenziale (ad esempio se la manutenzione dello strumento è già affidata ad altri fornitori). - Test di controllo
Ripetizione del test di accessibilità successivo agli interventi di rimediazione, con la redazione di un “Progress Report” che tiene traccia dei risultati del re-test e dei progressi ottenuti. - Adempimenti normativi
Redazione della “Dichiarazione di accessibilità” (in lingua italiana) e pubblicazione del documento all’interno dello strumento, in base a quanto richiesto dall’Agenzia per l’Italia Digitale. Viene inoltre predisposto il “Meccanismo di feedback”, ossia un sistema che consenta agli utenti di inviare eventuali segnalazioni.
La ratio della normativa sull’accessibilità digitale
L’obiettivo di questa Legge e, prima ancora, del Decreto Semplificazioni, è che tutti gli utenti possano accedere a dati, servizi e informazioni, senza limitazioni derivanti da varie forme di disabilità.
Nei decenni passati abbiamo abbattuto le barriere architettoniche che rendevano le nostre città, i nostri uffici e le nostre case inaccessibili a molte persone, con limitazioni motorie o sensoriali. Oggi, dopo l’esperienza della pandemia, abbiamo preso coscienza di quanto sia importante erogare servizi in modo digitale, ma anche che tali servizi siano realmente accessibili a tutti.
Il tema dell’accessibilità viene quindi trasferito sul digitale. Questa è per noi un’occasione preziosa, che già nel 2022 avevamo inserito nella logica della nostra Tecnologia fatta per bene e di Good Ranking, parlando di sostenibilità ambientale, sociale e culturale del digitale. La nuova normativa pone una scadenza e quindi una sfida, che ci permette di accelerare i tempi per costruire un digitale sempre più sostenibile, accessibile e di valore.